La ricetta originale della classica Pavlova.
Avete presente quando vi viene voglia di preparare un dolce per un occasione speciale e non avete idea di cosa fare?
L’occasione era il mio quarantatreesimo compleanno e avevo voglia di un dolce che non avevo mai preparato prima ma che avesse come caratteristica la possibilità di decorarlo a piacere.
Mi è venuta in soccorso Sasha e il suo fantastico “Cakemania” dove potete trovare dolci davvero di ogni tipo e non solo, e così ho scelto di provare a fare la famosa Pavlova!
La storia della Pavlova, fra mito e realtà.
La Pavlova è un dolce di origine neozelandese, nato nel 1926 quando la prima ballerina russa Anna Matveyevna Pavlova soggiornò durante una tournée in un albergo di Wellington: leggero e schiumoso come il tutù di foglie di cavolo che indossava durante lo spettacolo, decorato con fettine di kiwi per riprodurne il colore.
Anche l’Australia però ne rivendica i natali, spostandoli nel 1935 e ponendoli ancora in un grand hotel dove la stessa torta venne servita per il tè e qualcuno ne paragonò la leggiadria a quella dell’étoile di San Pietroburgo. (tratto da Cakemania)
Ma allora chi ha inventato veramente questo dolce che porta il nome della ballerina russa Anna Matveyevna Pavlova?
Il dolce sarebbe nato per “rappresentare” la celebre ballerina russa nota per la sua incantevole leggiadria; un dolce che facesse pensare alle sue esibizioni e ricordasse il suo librarsi in aria come se avesse le ali.
In tempi recenti il dottor Andrew Paul Wood e l’australiana Annabelle Utrecht, hanno affermato che le origini della torta fossero rintracciate in Germania prima e poi in America e nel Regno Unito; pare siano oltre 150 le attestazioni di varianti della famosa Pavlova registrate ben prima del 1926.
Una curiosità: la professoressa e antropologa Helen Leach dell’Università di Otago, in Nuova Zelanda, ha raccolto la più grande biblioteca di libri di cucina che contiene la storia del dolce Pavlova: 667 ricette e 300 fonti diverse!
Chi era Anna Matveyevna Pavlova?
Anna Matveevna Pavlova (San Pietroburgo, 12 febbraio 1881 – L’Aia, 23 gennaio 1931) è stata una ballerina russa fra le più famose degli inizi del XX secolo.
Nata da una povera famiglia di contadini, quando aveva otto anni venne portata dalla madre a teatro a vedere una rappresentazione de La bella addormentata e lì capì che voleva diventare una ballerina.
Due anni più tardi, a 10 anni, fece l’audizione per entrare alla Scuola dei Balletti Imperiali, venne accettata e vi rimase fino al diploma che ottenne ai 18 anni.
Il primo balletto nel quale si esibì fu un Pas de Trois ne La Fille Mal Gardée al Teatro Mariinskij. Non danzò mai nel corpo di ballo.
Nei primi anni dei Balletti russi lavorò per Sergej Djagilev danzando con Vaclav Nižinskij, prima di fondare la sua compagnia ed esibirsi in tutto il mondo. La Pavlova può essere considerata una specie di ambasciatrice della danza, poiché fino ai 50 anni ha danzato nei principali teatri del mondo, portando la danza in posti nei quali non era mai arrivata.(tratto da Wikipedia)
La Pavlova è anche la prima ballerina “diversa” dal classico stereotipo della ballerina del Mariinskij: era delicata, magra ed eterea rispetto alle ballerine forti e dal corpo muscoloso.
Anche a livello di piedi era diversa dalle altre: aveva un collo del piede estremamente delicato motivo che la portò a rafforzare le sue scarpe da punta aggiungendo un pezzo di cuoio sulla suola per avere maggior sostegno e appiattendo la mascherina della scarpa; è da questo suo accorgimento che si può far risalire l’inizio della scarpa da punta moderna, meno dolorosa e più facile da usare per chi ha i piedi eccessivamente arcuati.
La ricetta base della Pavlova.
La ricetta di base è molto semplice e prevede tre ingredienti: meringa, panna, frutta fresca; la difficoltà di questo dolce è quella di riuscire a preparare una meringa dorata, croccante all’esterno e molto soffice all’interno.
Ecco la ricetta che ho preso da Cakemania:
pavlova la ricetta classica originale
Equipment
- fruste elettriche o planetaria
Ingredienti
Per la Pavlova
- 4 albumi circa 140 g
- 250 g zucchero semolato
- 1 cucchiaino raso di amido di mais
- 1 cucchiaino acqua di fiori di arancio o essenza di vaniglia
- 1 cucchiaino aceto di vino bianco o aceto di riso
- 250 ml panna fresca da montare
Per la decorazione di frutta
- q.b foglie di menta
- 3 kiwi gold o verdi
- 125 g lamponi freschi
- 125 g mirtilli freschi
- 1 limone biologico
Istruzioni
Preparazione della Pavlova
- Preriscaldate il forno a 170 ° C in modalità statica.In una ciotola dai bordi alti mettete gli albumi e iniziate a montarli a neve ferma con le fruste elettriche alla massima velocità o metteteli nella ciotola della planetaria con la frusta a filo e iniziate a montarli ad alta velocità
- Quando iniziano a montare bene inserite lo zucchero semolato a cucchiaiate, poco alla volta.A parte preparate in una tazzina l'amido di mais sciolto nell'aceto e con l'acqua di fiori di arancio o l'essenza di vaniglia.Quando la meringa è ferma e lucida, unite l'amido sciolto: in questo modo la pavlova avrà l’esterno croccante, leggermente nocciolato, e l’interno morbido.
- Prendete un foglio di cartaforno, appoggiateci un piatto capovolto e usatelo per disegnare un cerchio, vi servirà come guida per creare la pavlova.Mettete il foglio di cartaforno su una leccarda con la parte scritta rivolta sotto per non far entrare a contatto con la Pavlova.
- Versate a cucchiaiate gli albumi montati sulla placca ricoperta cercando di creare un vulcano con un cratere, potete con una spatola creare delle spatolate sui bordi.Mettete in forno la Pavlova e dopo 10 minuti abbasssate il forno a 160°C
- Cuocete per 50 minuti e quando la Pavlova è pronta lasciatela raffreddare nel forno semiaperto.Intanto che la Pavlova si raffredda montate la panna ben ferma.
Decorazione della Pavlova
- Prendete i lamponi e i mirtilli, sciacquateli sotto l'acqua fresca e asciugateli tamponandoli.Prendete 2 kiwi, togliete la buccia e tagliateli a fettine, ricavate dei cubetti.Sciacquate e tamponate anche le foglie di menta.Prendete 1 kiwi e con il coltello fate dei tagli a zigzag lungo il perimetro centrale per creare un effetto a fiore aprendolo.
- Prendete la pavlova, mettetela su un piatto da portata o un alzatina.Aggiungete nel centro la panna fresca montata e livellatela con un cucchiaio.Decorate la superficie con i mirtilli, i lamponi e i cubetti di kiwi.Terminate la decorazione con le foglioline di menta, il fiore di kiwi e infine aggiungete delle striscioline di zeste di limone.
Differenza tra Pavlova e meringa.
La meringa è fatta solo da albumi e zucchero, dopo la cottura risulta croccante fino in fondo, si deve sbriciolare e sciogliere in bocca; richiede una cottura molto lenta (circa tre ore) e una temperatura bassa (massimo 130°C) per farla risultare asciutta e friabile.
La Pavlova prevede una base come la meringa, albumi e zucchero, ma si deve aggiungere l’aceto e l’amido di mais agli ingredienti base per ottenere un colore dorato esterno, un guscio croccante e un interno a effetto marshmallow.
Come conservare la Pavlova.
Come tutti i dolci che hanno panna fresca e frutta fresca, la conservazione della Pavlova (se riuscite a non finirla subito tutta) è in frigorifero. Meglio se in un contenitore con coperchio e conservata per un massimo di 2-3 giorni.
Potete anche surgelarla, vi conviene farlo già porzionata, così da estrarla dal freezer e farla “rinvenire” a temperatura ambiente.
Come è fatta una Pavlova dentro?
Questa è una fetta della Pavlova, come potete vedere rimane dorata, snocciolata all’esterno mentre si nota internamente la panna e la parte “marshmallow”.
Grazie a Sasha per questa ricetta, una delle tante ottime proposte che ho trovato su Cakemania, infatti ho realizzato anche le madeleine e i biscotti decorati !
Vi aspetto per tante altre splendide ricette !!
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