Ricetta antispreco: la vellutata di bucce di piselli.
Oggi vi propongo una ricetta con i piselli freschi.
Per fare questa ricetta vi consiglio di acquistare piselli biologici o comunque piselli di cui avete la certezza che le bucce non siano entrate a contatto con antiparassitari o simili.
Sì avete letto bene, le bucce sono l’ingrediente di questa ricetta, per i pisellini che troviamo internamente vi propongo una ricetta nei prossimi giorni o potete fare il classico risi e bisi ma oggi ci dedichiamo allo scarto tipico dei piselli freschi, le bucce, e realizzeremo un brodo e una vellutata che sono sicura vi piacerà!!
I piselli.
Conosciuti già ai tempi dei romani, Alpicio nel quinto libro del De Re Coquinaria, dedicato ai legumi, cita i piselli come importante ingrediente nella preparazione di diversi piatti; i semi rinvenuti negli scavi della città di Pompei lo testimoniano.
Nella Francia del XVII secolo cibarsi di piselli diventò prerogativa dell’aristocrazia a causa del prezzo elevato, difatti solo i ricchi potevano permettersene l’acquisto; i piselli hanno avuto anche un ruolo primario nella storia della genetica fu fatti l’abate Mendel, nell’ottocento, che osservando i vari incroci delle piante di piselli poté enunciare le celebri leggi sull’ereditarietà!
I piselli freschi nel XIX secolo continuarono a essere molto apprezzati e utilizzati come materia prima pregiata nelle preparazioni culinarie per le tavole dei ceti più abbienti sia l’Italia sia nel resto d’Europa, il problema però era che l’ortaggio era legato a una breve stagionalità, disponibile in abbondanza ma di corta conservazione. Con l’affermarsi della borghesia, le città cominciarono a richiedere materie prime in quantità sempre maggiore, i prodotti italiani, soprattutto gli ortaggi, erano molto apprezzati oltralpe.
E’ in questo contesto che nel 1857 a Torino, Francesco Cirio, piccolo commerciante di ortaggi ma uomo di grande capacità imprenditoriali, confezionò in un modesto laboratorio di borgo Dora le prime scatole di piselli al naturale.
Il successo fu immediato e dopo i piselli tocco al pomodoro, che inizio’ essere conosciuto come “pelato Cirio”.
Anche nell’Italia del dopoguerra, quando i frigoriferi erano pochi, i piselli in scatola rappresentavano un “distinto” contorno ai secondi piatti o un raffinato legume per condire pasta e riso.
Quando arrivò la tecnica della conservazione per congelamento le cose migliorarono, ma il gusto erbaceo e dolce dei piselli colti e sgranati ormai è come dimenticato.; ecco quindi un motivo in più per acquistare e usare i piselli freschi, non solo per riuscire a ritrovare il vero gusto così lontano da quello dei conservati con metodi industriali, ma anche per utilizzare anche le bucce e ritrovare la cucina senza sprechi di una volta.
La ricetta del brodo e della vellutata di bucce di piselli.
Adesso vi propongo la ricetta del brodo e della vellutata di bucce di piselli, se mi chiedete che gusto ha vi assicuro che sà pienamente di pisello, anche la vellutata farete fatica a distinguerla da una semplice valutata fatta con i soli piselli.
L’utilizzo del brodo è perfetto per cuocere un risotto, o semplicemente aggiungere della pastina e gustarlo così al naturale.
La bellezza di queste due ricette è che non per forza dovete utilizzarle al momento ma si possono tranquillamente congelare e utilizzare più avanti quando ne avrete voglia!
vellutata e brodo di bucce di piselli freschi
Equipment
- tritatutto
- Setaccio
Ingredienti
- 1 kg bucce di piselli freschi bio
- 1 cipolla
- q.b acqua
- 1 manciata sale grosso
Istruzioni
Preparazione del brodo di bucce di piselli
- Prendete le bucce di piselli freschi che avrete sgranato, sciacquatele bene sotto l'acqua corrente e mettetele in una pentola con una cipolla tagliata a metà. Ricoprite con abbondante acqua e mettete sul fuoco a cuocere a fiamma viva; appena prende bollore mettete il sale e fate cuocere per 30 minuti.
- Trascorsi i 30 minuti spegnete la fiamma e lasciate raffreddare le bucce nel loro brodo.Una volta freddo, scolate le bucce tenedo l'acqua di cottura: è il vostro brodo che potrete utilizzare per cuocere risotti o gustare in purezza o con della pastina.
Preparazione della vellutata di bucce di piselli
- Prendete le bucce cotte e la cipolla cotta, mettetele in un mixer e iniziate a frullare a bassa velocità.Man mano che si inizia a formare una crema aggiungete un mesto di brodo di bucce e aumentate la velocità; dovete ottenere una crema.
- Quando avrete ottenuto la consistenza desiderata togliete la crema dal mixer e passatela poco alla volta in un colino a maglie strette aiutandovi con un cucchiaio.Procedete con tutta la crema ottenuta con il mixer, vedrete che passerà dalle maglie solo la polpa che sarà la vellutata di bucce di pisello e nel colino rimarranno solo i filamenti delle bucce che potrete buttare.
- Scaldate la vellutata di bucce di pisello su un pentolino, aggiungete eventualmente un filo d'olio o una cucchiaiata di panna da cucina; qualche crostino e una spolverata di parmigiano.
Come si conservano i piselli.
Le bucce le abbiamo sistemate! Spero mi venga voglia di provare queste due ricette perché meritano veramente di essere gustate in quanto tutto il gusto del pisello rimane e evitiamo di sprecare del buon cibo.
Ma cosa ci facciamo con i piselli? Ovviamente li possiamo mangiare freschi subito ma se li vogliamo conservare vi propongo tre metodi:
Piselli essiccati:
Piselli si possono essiccare l’importante è scegliere piselli giovani e teneri. Fateli cuocere al vapore 10 minuti, poi stendeteli sulle reti o su dei vassoi. Lasciateli all’aria e aspettate che diventino duri avvizziscano e si spezzano pestandoli.
Piselli congelati:
Potete congelare i piselli maturi cercando possibilmente di mettere insieme piselli della medesima grandezza. Fateli sbollentare per due minuti, raffreddateli rapidamente e infine scolateli e asciugateli. Congelateli su un vassoio e dopo confezionateli in sacchetti per alimenti.
Piselli in barattolo:
Un altro modo per conservare i piselli è al naturale in barattolo cercate di utilizzare piselli freschi poco sviluppati. Sbollentati in acqua leggermente salata e aromatizzata piacere per cinque minuti e mettete l’invasi da mezzo chilo. Coprite con l’acqua di cottura e sterilizzata per un’ora e 30 minuti.
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