Ciambelle fritte di carnevale
Vi avevo avvisato che le sorprese di carnevale non sarebbero mancate, e infatti oggi vi presento le mie ciambelle fritte di carnevale che ho preparato per IFood.
Ricette & Food Photography
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I crostoli di carnevale, quanto sono buoni???Tantissimo!!!
Da Ligure spezzina li ho sempre chiamati stracci, ma qui in Veneto li chiamano crostoli; si conoscono anche con il nome di chiacchere, frappe, bugie, cenci e galani.
Tanti nomi diversi per il dolce fritto più tipico del Carnevale la cui ricetta è sempre la stessa , con piccole variazioni come l’aggiunta di grappa in Veneto; un impasto con farina, burro fuso e altri ingredienti come limone e/o vanillina che formeranno un composto che steso su una spianatoia e tagliato a strisce verrà fritto in olio caldo.
Una volta pronti, i crostoli si cospargono di zucchero a velo e vengono serviti in tavola.
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La Wisteria, comunemente conosciuta col nome di glicine, è originaria dell’estremo Oriente e più esattamente della Cina e del Giappone ed appartiene alla famiglia delle Papilionaceae.
La parte commestibile sono i fiori,dolci perché pieni di nettare, molto apprezzati anche dalle api che ne fanno la loro sede preferita per tutto il periodo della fioritura.
Partecipo anche al linky party
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Per la pasta
Quando l’olio è ben caldo metto le zeppole con tutta la carta nell’olio; cuocendo si staccano e tolgo la carta da forno rigirando le zeppole fino a che non sono belle dorate e gonfie!
La ganache l’ho fatta in maniera particolare questa volta:
Ho fatto la ganache all’acqua di “No sugar please” ma siccome era troppo poca ho aggiunto della panna da montare vegetale e il connubio era veramente divino!!!
Una delizia veramente!!!
Se invece volete realizzarle con la classica crema pasticcera potete trovare la ricetta della crema qui