Il racconto del mio parto.
Questa è la mia avventura, la mia (traumatica) esperienza del parto.
Ad agosto 2010 io e mio marito abbiamo deciso che era venuto il momento di avere un bambino e devo dire che siamo stati subito esauditi.
Il 1° settembre faccio il test che risulta positivo e quindi felice prenoto la prima visita dalla Ginecologa.
Prima ecografia: tutto ok e cuoricino che batte; un’emozione!!!
Dalla settimana successiva inizio a stare male, nausee e vomito…… tranquilla che poi al terzo mese passano!!!! Si si come no….. già allora dovevo rendermi conto che io non sono fortunata!!
Ho rimesso fino al settimo mese (urra) ma per il resto tutto procedeva bene.
Faccio il corso preparto e mi faccio convincere dalla fantastica, simpatica e madre di 4 figli ostetrica che riuscirò a fare un parto naturale senza epidurale (maledetta a me e alle mie convinzioni
Arriva la data presunta e io niente….. nessun dolore, crampo, contrazione….. nulla!!!
Unico male che sentivo erano i dolori alle ossa del bacino quando mi giravo nel letto.
Ok mi dico…. Forse sono io che ho una grande resistenza al dolore visto che ai monitoraggi si vedevano le contrazioni e io non le sentivo!!!! (si si credici Lisa)
Arrivano le 41 settimane e ancora niente…. A 41 + 3 , era un mercoledì, faccio monitoraggio più visita e la ginecologa di turno mi dice: Signora non riesco a calcolare quanto liquido amniotico ha…. La ricoveriamo e
iniziamo a indurle il parto.
iniziamo a indurle il parto.
Ok … tempo di andare a casa a prendere la valigia e alle 2 del pomeriggio mi ricoverano, mi portano in sala travaglio e mi mettono la “garzina”.
Non succede nulla….. ma proprio nulla nulla!!!! Il giorno dopo allo scadere delle 24 ore mi tolgono la garzina e una dolce cara ostetrica mi fa la scollatura delle membrane ( le eresie contro questa donna sono irripetibili) e mi rimettono la garzina….. e ancora nulla se non il dolore atroce che mi hanno fatto le care manine della cara ostetrica.
Giorno dopo stessa storia ma a fare la scollatura è il ginecologo di turno che tanto fa ma nulla ottiene se non i miei epiteti e le mie eresie (n.b. sempre in testa mai a voce) e andiamo avanti ancora di una giornata…. Io ormai
ero sfinita da tutte queste manovre dolorose che non portavano a nulla e anche dal vedere che le ragazze in stanza con me diventavano mamme….
ero sfinita da tutte queste manovre dolorose che non portavano a nulla e anche dal vedere che le ragazze in stanza con me diventavano mamme….
Arriva sabato mattina e lo stesso ginecologo ripete la cara manovrina e non contento usa una specie di bastoncino per rompere la placenta…… Sapete che cosa è successo??!!! Nulla!!!!
No non è vero, è successo che si è rotta la placenta ma ovviamente non dove aveva cercato lui (in basso) ma in alto morale della favola….. non è partito il parto.
Domenica mi rivisitano e mi dicono che a questo punto devo fare l’antibiotico e che entro domani mattina devo partorire…. Chiedo tregua e chiedo di indurmi il parto la mattina dopo perché sono sfinita… “fatemi dormire
sono 5 giorni che mi torturate, vi prego”.
Acconsentono.
sono 5 giorni che mi torturate, vi prego”.
Acconsentono.
Lunedì 23 maggio 2011 alle 7.00 della mattina mi portano in sala parto e alle 8.18 (ricorderò questo orario tutta la vita) mi attaccano ½ litro di ossitocina in vena.
Passano 10 minuti e non succede nulla, l’ostetrica di turno mi dice di chiamare mio marito e mi prepara per il cesareo….
Arriva la ginecologa e dice: “proviamo ad aumentare ancora un po’ la dose se va bene senno operiamo” tempo 2 minuti e i battiti del mio bimbo crollano e dall’apparecchio comincia ad uscire un suono di allarme pauroso. Bloccano l’ossitocina e mi danno ossigeno, mi fanno mettere a 4 zampe e dopo poco l’allarme rientra.
Ok dico… abbiamo finito i test, forza portatemi in sala operatoria e tagliate non voglio perdere mio figlio proprio ora!!!
“guardi signora,” mi fa la gine…” proviamo ancora una volta e poi andiamo” …. Altro giro altra corsa …. Ma ri succede il trambusto di prima: allarme , ossigeno, 4 zampe.
Bene direte voi… hai avuto un cesareo??!!! No vi dico io!!!
La testardaggine è donna o almeno è stata la testardaggine di quella ginecologa a far andare avanti la giostra ancora una volta ma non è scattato l’allarme e le maledette contrazioni sono partite.
Mi fanno avvertire mio marito che mi raggiunge in sala parto e devo ringraziare che c’era….
Non so se avete avuto un parto indotto con ossitocina o conoscete qualcuno che lo ha subito… subito è il verbo giusto perché non sei più padrona del tuo corpo.
Le contrazioni arrivavano ogni 30 secondi e non mi davano nemmeno il tempo di respirare, prendere fiato. Mi sembrava di essere seduta sulla battigia e di essere sommersa dalle ondate di dolore; mio marito faceva
fatica a sostenermi, ero seduta sul bordo del letto e non volevo muovermi da li….
No non è vero volevo andare via, volevo firmare per andare a casa, volevo morire….
Ho chiesto di farmi morire.
fatica a sostenermi, ero seduta sul bordo del letto e non volevo muovermi da li….
No non è vero volevo andare via, volevo firmare per andare a casa, volevo morire….
Ho chiesto di farmi morire.
Dicono che il parto è un dolore che si dimentica… io non credo di riuscirci.
Ancora adesso a distanza di 2 anni e mezzo ho ancora gli incubi.
Ancora adesso a distanza di 2 anni e mezzo ho ancora gli incubi.
Sono andata avanti a dilatarmi pochissimo alla volta, dopo la fine del primo turno dell’ostetrica che era con me ero appena a 4 cm, ho implorato l’epidurale o qualsiasi altra cosa per attenuare il dolore.
Ovviamente non ho ottenuto nulla…. Solo una visita di un anestesista che mi diceva che stavo andando bene e che non poteva darmi nulla. (che culo!!)
Dopo devo ringraziare il mio cervello…. Si perché si è sconnesso, ha staccato la spina e mi ha fatto cadere in una trance di un mare bianco….
Sentivo ancora male ma era come se non lo stessi subendo io ma un corpo estraneo a me….. ho sentito anche i canti Gregoriani!!!!
Non scherzo!!!! Per fortuna ho chiesto a mio marito e mi ha detto che non ero impazzita ma che c’erano effettivamente delle persone che stavano cantando nella chiesetta lì vicino. (meno male senno la camicia di forza me la mettevo io direttamente!)
Finalmente arrivo a 10 cm… e si erano fatte le 21.00…… 13 ore di travaglio con quella maledetta ossitocina ancora in vena.
Mi fanno alzare e iniziare a spingere, mio marito non è più accanto a me ma fa avanti e indietro tra la sala parto e un quadro con raffigurata la madonna dove si ferma a pregare.
Dai che ci siamo, un’altra spinta ed esce!!!!
Si si come no…. Ho spinto per 2 ore e mezza e non usciva nulla!!!
Sfinita, dolorante, ormai senza fiato ho pensato che sarei morta li senza poter abbracciare mio figlio.
Avevo intorno tutte le ostetriche e la ginecologa del terzo turno (ero rimasta la sola a partorire).
Ho chiesto che mi aiutassero così la gine ha preso il kiwi e l’ostetrica Elisa (ricordo ancora il nome) mi è salita sulla pancia e ha spinto.
La Ginecologa ha detto “ dai che ormai ci siamo vuole nascere domani!!!”
Come domani????? Che ore sono??!!!
“sono le 23.58” . Giuro che ho pensato : c**zo ma è tutto il giorno che sono qui!!! Basta!!!
Come domani????? Che ore sono??!!!
“sono le 23.58” . Giuro che ho pensato : c**zo ma è tutto il giorno che sono qui!!! Basta!!!
Alle 23.59 è nato Dimitri!!!
Bello come il sole, tranquillo, rosa e senza aver “subito” nessun trauma!!! Ma faff**** ;))
Livello appagar 9 dopo 10 minuti 10 meglio di così??!!!
La poverina è stata sua madre che dopo averlo stretto in braccio un pochino si è subita il rischio della placenta che non si staccava….
L’anestesista si è precipitato verso di me chiedendomi se ero allergica a qualcosa ma nel frattempo che rispondevo per fortuna la placenta si è staccata.
Ecco proprio non dovevo vedere la sala operatoria io!!!
Cesare (mio marito) è scomparso insieme al pupo e io sono rimasta a farmi ricucire (taaaanti taaaanti punti).
Ho perso molto sangue e mi hanno tenuta in osservazione fino alle 7 del mattino dopodiché ho potuto
riabbracciare il mio piccolino.
Ho perso molto sangue e mi hanno tenuta in osservazione fino alle 7 del mattino dopodiché ho potuto
riabbracciare il mio piccolino.
E’ arrivata l’ostetrica di turno (che poi era la prima del mattino del parto) e mi ha fatto attaccare Dimitri al seno e lì è iniziata un’altra avventura …. Ma questa è un’altra storia.
Potete leggere il mio racconto anche qui sul blog Da Mamma a Mamma
Se invece volete vedere come cresce il mio bambino potete leggere le “avventure di Dimitri“
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