A battezzarlo così fu il 30 agosto del 1910 il commediografo Sem Benelli, che proprio in una bella villa affacciata sul mare di San Terenzo lavorò al suo capolavoro “La cena delle beffe”
Tale soprannome deriva soprattutto dal fatto che nel corso dei secoli molti altri poeti, scrittori ed artisti hanno trascorso periodi di residenza nei borghi del golfo, folgorati dalla bellezza di questo “anfiteatro d’acqua”.
Spezia offre, a chi sa guardare, anche piccoli gioielli di architettura….
Rosso…..???? mmmm ….. forse
Finita la corsa un po’ di equitazione non fa mai male….
Ma la cosa che amerò sempre di Spezia è il mare…….
E dal ponte guardare in alto……….
………Le nuvole nel cielo
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