Tagliatelle di mais con passata di pomodoro fatta in casa con Mekano di Tapì
Con questa ricetta vado indietro nel tempo, a quella tradizione antica popolare Veneta del “sorgo”, utilizzato non solo per la polenta, ma anche in tante altre ricette per sopperire alla mancanza della farina bianca perchè troppo costosa!
Il mais, quello di Marano nel mio caso, utilizzato in farina per fare le tagliatelle “tajadèle” belle ruvide, quelle tagliate a mano e un po grossolane, quelle che accogliono e trattengono meglio il sugo!
E anche qui si apre un’altra finestra sulla tradizione, la passata di pomodoro fatta in casa, tradizione più partenopea ma che dà proprio il sapore di casa e del fatto in casa per non sprecare nulla, per fare dispensa.
Oggi vi porto a scoprire questo piatto, le tagliatelle di mais con passata di pomodoro fatta in casa, e vi faccio scoprire anche Tapi’ e Mekano.
Il mais e i Veneti
La ragione maggiore che ha spronato esploratori e naviganti a sfidare l’incognito, particolarmente nei secoli XV e XVI, è stato il desiderio di acquisire nuove fonti di ricchezza ma soprattutto la ricerca di nuove risorse alimentari.
Il mais torno’ a noi con Cristoforo Colombo dalle nuove terre e si sviluppò dalla Spagna in tutta Europa ed anche nell’America del nord, nel volgere di qualche decennio.
Facile da coltivare, abbondante nella qualità, semplice nella preparazione… in definitiva un bene primario per molti genti.
I veneti furono tra i primi a conoscerlo ed apprezzarlo: abituati a commerciare col mondo non ci misero molto a definire “turco” questo grano che arrivava da quei luoghi lontani, in parte sconosciuti e gli furono sempre fedeli; queste nuove colture meno faticose e più redditizie di altre, più veloci, si inserirono stabilmente in una tradizione gastronomica rispettata per le sue “virtù” di economia e frugalità.
Il mais di Marano
Il mais di Marano è nato grazie a Fioretti, studioso di genetica, che sul finire dell’800 inizio ad effettuare incroci che hanno generato questo mais eccellente al gusto, bellissimo allo sguardo: ha riflessi di perla, piccolissimi puntini neri che lo caratterizzano e il profumo e il sapore di una nobile risorsa gastronomica;è il vanto ed orgoglio di una ricerca fatta in silenzio, con costanza e amore.
Il sorgo Marano, comunemente chiamato Maranelo , dal quale si ottiene una delle migliori farine per polenta, come vi dicevo deve la sua nascita ad Antonio Fioretti nel 1890 che incrocio il nostrano locale col pignoletto d’oro e continuò una sistematica scelta durata fino agli anni 1920
il sorgo Marano comincio’ allora ad essere conosciuto e apprezzato tanto che nel 1934 il controllo di selezione produzione fu assunto dalla stazione sperimentale di maiscultura di Lonigo e la coltivazione del Marano si estese a tutta l’alta Italia e anche oltre.
Tapigroup e Mekano
Ora , scommetto che vi state chiedendo chi sono Tapì Group:
Siamo una azienda fondata nel 1999, con un team di professionisti giovane, dinamico ed entusiasta.
Ci consideriamo una “boutique globale” che progetta chiusure per i segmenti premium e super premium delle bevande.
Grazie alla nostra capacità di innovazione siamo diventati un Gruppo multinazionale riconosciuto per originalità, design e attenzione all’estetica.
Essere precursori dei trend di mercato è il nostro principale scopo, il motore che ci consente ogni giorno di svolgere al meglio la nostra missione: portare nel mondo la cultura del valore della bellezza, declinata nei prodotti che progettiamo. (Tapì Group)
Tapì group progetta e promuove la vendita di chiusure caratterizzate da un alto contenuto di design ed elevate prestazioni, destinate all’industria globale delle bevande; sviluppano prodotti originali, che enfatizzano il valore degli imballaggi grazie all’elevato contenuto estetico, ergonomico e innovativo.
Ma non solo…
L’attenzione alla qualità e all’innovazione dei prodotti è imprescindibile per una produzione che adotti fonti di energia rinnovabile. I prodotti Tapì sono concepiti per ridurre l’impatto ambientale, progettati per essere eco-compatibili, completamente riciclabili e rispettosi delle norme internazionali che regolano l’utilizzo di materiali plastici in contatto con alimenti e bevande. Sono sempre più le materie prime adoperate dal Gruppo Tapì, per le sue linee di prodotto sintetiche, che derivano da fonti vegetali rinnovabili e che contribuiscono a ridurre l’emissione di CO2 in atmosfera. (Tapì Group)
MEKANO e la ricetta delle tagliatelle con passata di pomodoro
Tutto è nato dal contest indetto da AIFB Associazione Italiana Foodblogger che coinvolge un’azienda che non produce cibo, ma che si occupa di packaging, e una selezione dei suoi associati per far conoscere ai propri lettori un eccellenza Italiana e raccontare attraverso le parole e le immagini l’importanza del TAPPO nel packaging per la buona conservazione del distillato, birra o liquido all’interno.
Io sono stata scelta per raccontarvi MEKANO
Mekano è un prodotto unico dedicato al mondo beverage, è la chiusura che non c’era.
Nato dalla volontà di implementare l’innovazione tecnologica e creare nuove tendenze estetiche nel settore del packaging design; Mekano trova oggi piena espressione in diversi settori tra cui spirits, birra, vino, olio d’oliva e soft drinks, a concezione di una chiusura del tutto nuova.
Mekano è una chiusura in materiale sintetico in grado di offrire prestazioni elevate: organoletticamente neutro, è adatto a ogni tipo di bottiglia in campo alimentare e rispetta i severi standard di qualità̀ del settore.
La testa è una resina termoplastica costituita da tecno-polimeri ad alte prestazioni.
La guarnizione è formata da una gomma etilenica a elevata barriera ai gas e adatta agli alimenti.
La biella e la vela sono in materiali compositi in fibra di vetro con caratteristiche comparabili, in termini di resistenza, all’alluminio. (tapì Group)
Cosa mi ha colpito di più di Mekano oltre al design??
Tra le sue moltissime qualità è anche adatto alla pastorizzazione…. e lì mi si è accesa la lampadina e ho deciso di riutilizzare la splendida bottiglia con il tappo Mekano per fare la passata di pomodoro e sterilizzarla in pentola come faceva mia nonna grazie anche alla massima sicurezza di tenuta di questo fantastico tappo!
Ecco che così ho riutilizzato una bottiglia nata per uno scopo, in un’altro altrettanto utile!
La ricetta delle tagliatelle di mais con passata di pomodoro
Ecco la ricetta, con tutti i passaggi, per realizzare in casa le tagliatelle di mais e la passata di pomodoro.
Una ricetta semplice, di tradizione popolare, ma ricca di significato.
Tagliatelle di mais con passata di pomodoro e basilico
Equipment
- Mattarello o sfogliatrice a mano
- bottiglia con tappo mekano
Ingredienti
Per le tagliatelle al mais
- 200 g farina di mais di Marano
- 200 g farina 00
- 4 uova fresche medie
- 2 pizzichi sale fino
- q.b acqua fredda
Per la passata
- 500 g pomodorini ciliegini freschi
- 50 g basilico fresco
- q.b sale fino
- q.b Olio extravergine di oliva
Istruzioni
Preparazione delle tagliatelle di farina di mais di Marano
- Prendere la farina di mais di Marano e metterla su una spianatoia, aggiungere la farina 00 e mescolare bene quindi creare la classica fontana.
- Mettere le uova e i pizzichi di sale nel centro del cratere delle farine e con una forchetta sbatterle leggermente e iniziare ad incorporare le farine
- Iniziare ad impastare a mano per amalgamare bene il composto, aggiungere se serve poca acqua fredda per impastare meglio.
- Quando l'impasto sarà ben amalgamato e uniforme lasciarlo riposare 20 minuti coperto con un canovaccio leggermente inumidito per non fare seccare l'impasto
- Dopo il riposo stendere con un mattarello l'impasto creando una sfoglia non troppo sottile, alta circa 3/4 mm; volendo si può tirare la sfoglia con la sfogliatrice a mano "nonna papera"
- Cospargere con farina la sfoglia, arrotolarla su se stessa e con un coltello affilato tagliare le tagliatelle larghe circa 6-7 mm
Preparazione della passata di pomodoro al basilico
- Lavare e mondare i pomodorini ciliegini tagliandoli a metà e mettendoli in una casseruola
- Lavare il basilico e metterlo a pezzetti insieme ai pomodori nella casseruola
- Aggiungere l’olio extravergine di oliva, aggiungere 2 pizzichi di sale e far cuocere , rimescolando di tanto in tanto, per circa 30 minuti.
- Prendere la bottiglia di Tapì group precedentemente lavata.
- Imbottigliare la passata ottenuta e chiudere con il tappo Mekano che assicura una perfetta tenuta
- Avvolgere la bottiglia in un canovaccio, mettere in una pentola colma di acqua fredda che la ricopra interamente e portare a bollore.Far sterilizzare cuocendo per 40 minuti dal bollore, quindi spegnere il fuoco e lasciare raffreddare completamente la bottiglia nell'acqua prima di prelevarla.
Cottura delle tagliatelle e condimento
- Prendere un tegame alto e capiente, metterci l'acqua e portare a bollore.Salare l'acqua e buttare le tagliatelle di mais di Marano, far cuocere 5 minuti e scolarle bene.Condire con la passata di pomodoro al basilico e spolverizzare con buon Grana Padano.Servire calde con una fogliolina di basilico fresco.
Come conservare le tagliatelle?
Le tagliatelle di mais si conservano ancora da cuocere in frigorifero per 1/2 giorni, potete eventualmente farne di più e tagliarle, metterle su un vassoio e congelarle in freezer per poi riporle congelate in sacchetti per alimenti.
Una volta cotte invece potete gustarle riscaldate in padella con un filo d’olio e conservarle in frigorifero in un contenitore con coperchio per 2-3 giorni.
E la passata nella bottiglia con la chiusura Mekano?
La passata, si conserva perfettamente per 1 anno, non avrete problemi di conservazione grazie al tappo mekano!
Ringrazio AIFB e Tapì Group per avermi fatto conoscere un prodotto di design così particolare, innovativo e soprattutto green e con un occhio alla sostenibilità!
Ora sta a voi provare ricetta e guardare con occhio nuovo le bottiglie che trovate in commercio, non tutte sono all’altezza di Tapì.
Elena Gnani dice
Sai che non ho mai provato a fare la pasta all’uovo con la farina di mais? noi per le tagliatelle facciamo misto semola e farina 00 perchè vengano appunto un po’ ruvide. Mi anche l’idea del mais non è affatto male
Lisa Mum Cake Frelis dice
Qui in veneto la farina di mais era molto usata, soprattutto nei dolci; prova sono molto buone!
che bella ricetta Lisa le tagliatelle ruvide e porose che trattengono il sugo mi piacciono molto, ottima idea anche la tua per valorizzare il contenitore con Tappo Tapì Group 😉
Grazie Serena, una abbraccio
Meravigliose le tue tagliatella e la tua idea di riutilizzo con Mekano. Ricordo dei barattoli reciclati imbarazzanti che facevano passare la fame.
Grazie Paola mi fa molto piacere il tuo apprezzamento