Come fare le frittelle di carnevale con radicchio tardivo di Treviso
Ora vi immagino a storcere il naso… frittelle di carnevale, dolci, con mele e ricotta sicuramente saranno buone… ma cosa centra il radicchio tardivo di Treviso dentro??!!
Ecco vi assicuro che centra eccome e se avrete voglia di provare a realizzare queste frittelle vedrete che saranno come le ciliegie, una tira l’altra!!
Quindi eccovi la ricetta di queste particolari e buone frittelle di carnevale con il radicchio di Treviso
La tradizione veneta delle frittelle
A Venezia i dolci hanno sempre goduto del massimo prestigio soprattutto le frittelle.
La fritola può essere considerato il dolce nazionale della Serenissima Repubblica, presente non solo nella città di San Marco, ma in tutte le terre Venete, Friulane e Trentine fino all’Adda cioè fin quasi alle porte di Milano.
La storia delle frittelle a Venezia è legata ai fritolèri cioè delle persone che si riunirono in associazione nel ‘600 per produrre e vendere le fritole.
La loro sede era nella Chiesa della Maddalena sotto il patronato della Beata Vergine Annunziata.
La corporazione dei fritoleri, con la caduta della Repubblica, cessò ma grazie a una nuova regola costituita durante l’egemonia dell’Austria si tramutò e diventò un’attività commerciale assegnata a una Contrada dove veniva esercitato in esclusiva la professione che passava di padre in figlio.
L’arte di questo lavoro perciò non andò perduta, anche se le loro caratteristiche figure scomparvero dalle Calle veneziane sul finire dell’800.
Non c’è dubbio quindi che l’autentica frittella resta quella Veneziana ma si deve comunque riconoscere che per fritola, nelle Tre Venezie, si intende tutto ciò che si gonfia friggendo in olio o strutto e in queste ragione di frittelle ce ne sono di tante specie.
Si possono trovare infatti, nella tradizione veneta, frittelle confezionate con frutta immersa nella pastella, frittelle con fiori o con ortaggi e addirittura con erbe spontanee di prato o di monte.
Il radicchio tardivo di Treviso
settimane di lavorazione, quasi tutta manuale, per ottenere un prodotto che è un eccellenza unica tipica delle
Il radicchio come lo conosciamo è il frutto di selezione e lavorazione della cicoria selvatica iniziata pare intorno al Cinquecento; il radicchio è stato anche dipinto da Leandro Da Ponte nel quadro “Le nozze di Cana”; all’interno di ceste di ortaggi spuntano infatti alcuni radicchi rossi.
L‘origine della tecnica dell’imbianchimento pare sia invece opera del vivaista Francesco Van De Borre arrivato nel 1870 a Villa Palazzi nel trevigiano, che trasmise questa abilità dell’imbianchimento che facevano abitualmente in Belgio sulle cicorie belghe.
Sappiamo per certo che è solo nella seconda metà dell’Ottocento che il suo particolarissimo processo produttivo diventa quello che ancora oggi si utilizza.
La ricetta delle frittelle di carnevale con radicchio di Treviso
Eccoci alla ricetta, semplice da realizzare; importante e mescolare bene gli ingredienti e soprattutto utilizzare un buon olio di arachide per friggere le frittelle.
Frittelle di carnevale con radicchio di Treviso
Equipment
- 1 frullatore ad immersione
Ingredienti
- 200 g radicchio rosso tardivo di Treviso
- 200 g ricotta fresca
- 2 mele rosse
- 2 tuorli
- 400 g farina 00
- 30 g zucchero
- 1/2 cucchiaino lievito per dolci
- q.b latte fresco
Istruzioni
- Prepariamo l'impasto mettendo inizialmente in padella per qualche minuto le mele precedentemente pelate e tagliate a cubetti con un cucchiaio di acqua per farle appassire.Aggiungiamo il radicchio precedentemente lavato e tagliato a pezzetti piccoli.Facciamo cuocere a fiamma viva per cinque minuti
- Prendiamo il radicchio con le mele appassite, mettiamole dentro il bicchiere del mixer e riduciamole in poltiglia.Incorporiamo anche la ricotta e lasciamo raffreddare completamente il composto ottenuto.
- A parte setacciamo la farina in una ciotola, aggiungiamo lo zucchero e il lievito.Aggiungiamo infine le uova e il composto freddo di mele e radicchio, mescoliamo gli ingredienti con un cucchiaio di legno per amalgamare bene tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto morbido.Se doveste vedere che risulta troppo denso e duro potete aggiungere del latte; la consistenza ottimale è quella di una pastella densa.
- Coprite la ciotola con un canovaccio e lasciatela riposare 15 minuti.Mettete sul fuoco un tegame non troppo piccolo dai bordi alti con abbondante olio di arachide, quando sarà ben caldo versatevi poche palline d’impasto alla volta creandole con un cucchiaio.Rigirate spesso le frittelle nell'olio aiutandovi con un cucchiaio, quando le frittelle avranno assunto un colore dorato e non tanto scuro toglietele dal fuoco con una schiumarola.
- Disponete le frittelle su un piatto con carta assorbente da cucina per asciugare l’olio in eccesso. Lasciatele raffreddare leggermente prima di servirle eventualmente spolverate con lo zucchero a velo.
Servite le frittelle ben calde e volendo potete spolverarle con dello zucchero a velo.
Si conservano a temperatura ambiente per 1-2 giorni, o potete conservarle in frigorifero per 2-3 giorni in in contenitore con coperchio.
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