Lo sciroppo di fiori di tarassaco
Lo conoscete il finto miele di tarassaco??
È uno sciroppo denso dalla consistenza del miele realizzato con un infusione di fiori di tarassaco conosciuti anche come pissacan qui in Veneto e anche in altre parti d’Italia.
Io li ho sempre conosciuti come piscialetti e sono quei fiori gialli che a fine fioritura diventano i fantastici soffioni che da bambini correvamo a prendere nei prati per soffiarli via.
Nelle mie zone la fioritura ormai è in pieno svolgimento e i prati si colorano di fiori gialli… Se volete provare a farlo corrette a fare raccolta vi servono solo 200 g di fiori.
Ecco il mio finto miele o sciroppo di fiori di tarassaco.
Il tarassaco, proprietà e uso
Al tarassaco vengono ascritte proprietà digestive, coleretiche, depurative, disintossicanti e diuretiche. Tali proprietà sono imputabili soprattutto ai flavonoidi, ai triterpeni, ai lattoni sesquiterpenici e all’inulina contenuti all’interno della stessa pianta.
La medicina popolare consiglia di impiegarlo come diuretico, come rimedio per depurare il fegato, e come cura contro i reumatismi, la gotta e la formazione dei calcoli alla cistifellea.
Le foglie vanno raccolte prima della fioritura e si impiegano crude o cotte, da sole o con altre erbe. Hanno un sapore amarognolo ma gradevole e sono ottime nelle insalate o aggiunte nelle frittate, nelle torte salate o nei ripieni.
Per cuocere le foglie di tarassaco è sufficiente lessarle per pochi minuti in acqua bollente salata. Eventualmente possono poi essere ripassate in padella con aglio e olio.
I boccioli vengono invece consumati crudi nelle insalate o leggermente scottati in acqua o, ancora, conservati sott’aceto. I fiori aperti si usano soprattutto per decorare insalate o per preparare uno sciroppo conosciuto come miele di tarassaco.
La radice di tarassaco, infine, può essere consumata cruda (è però decisamente amara) cotta al forno o lessata.
Con la radice di tarassaco tostata e macinata si prepara poi il caffè di tarassaco, un’alternativa al caffè tradizionale o a quello di orzo o di cicoria. (Cure Naturali)
Il fiore giallo-arancio è costituito da un capolino circondato da due ordini di petali (brattee) dritti fino a quando i semi maturano, che poi si abbassano per permettere ai semi di disperdersi, grazie ad una specie di ‘paracadute’. Viene anche chiamato dente di leone.
Aperto di giorno, si chiude di notte. Ogni stelo porta un singolo fiore e si erge per 1-10 cm sopra le foglie. I fusti e le foglie emettono un lattice bianco quando vengono spezzati.
È conosciuto con il nome popolare di ‘piscialetto’ per via delle proprietà depurative e diuretiche della radice.
Uso in cucina del tarassaco
Foglie, fiori, radici: anche i boccioli si possono impiegare in cucina e sono chiamati “i capperi del Nord”
Le ricette con il tarassaco prevedono il suo utilizzo per tantissimi piatti di stagione: da frittate a insalate, colorano e insaporiscono diversi piatti. Fa parte di diverse ricette popolari, dalla tradizione di mangiarlo con le uova a Pasqua a utilizzarlo come ripieno per i pansoti in Liguria.
A seconda delle ricette col tarassaco che vorreste provare, potete impiegare foglie, fiori e anche radici in certi casi. Le foglie del tarassaco si raccolgono in primavera, prima che fiorisca il fiore giallo.
Quelle del tarassaco selvatico sono più piccole e amarognole, quelle del tarassaco più coltivato più grandi e dolci, la radice in primavera o autunno, gli steli e i fiori durante la fioritura.
I boccioli dei fiori di tarassaco possono essere messi in salamoia e poi sott’olio, sott’aceto oppure conservati sotto sale, come alternativa in cucina ai capperi per ricette di vario tipo.
La ricetta del finto miele o sciroppo di tarassaco
Se vi state chiedendo perché realizzare lo sciroppo di fiori di miele di tarassaco vi posso dire che non solo è ottimo per addolcire the o tisane ma è un ottimo alleato per i malanni di stagione, la proprietà sedativa della tosse dei fiori sarà utilissima per l’inverno.
Per realizzare lo sciroppo o finto miele di fiori di tarassaco dovete intanto raccogliere i bellissimi fiori gialli ben aperti e non rovinati per realizzare un decotto che andrà aggiunto allo zucchero per realizzare appunto lo sciroppo o finto miele… vediamo nello specifico dosi e metodo:
Sciroppo o finto miele di fiori di Tarassaco
Ingredienti
- 200 g fiori di tarassaco freschi
- 500 g acqua
- 200 g zucchero
Istruzioni
- Prendere i fiori al mattino, devono essere belli aperti e sani.Sciacquarli per eliminare eventuali insetti o polvere.Mettere i fiori raccolti, eliminando la parte verde, in 500 g di acqua
- Portare l'acqua a ebollizione a fiamma media.Quando l'acqua bolle continuare la cottura per 15 minuti.Spegnere e lasciare raffreddare completamente.
- Una volta freddo filtrare ed eliminate i fiori.Aggiungere al liquido ottenuto 200 g di zucchero e portare nuovamente a bollore facendo cuocere ed evaporare l'acqua fino ad ottenere una consistenza di un miele fluido; dovrebbe metterci circa 15 minuti ma regolatevi sulla consistenza piuttosto che sul tempo di cottura.
- Travasare il finto miele ottenuto in vasetti sterilizzati e conservare in luogo asciutto e lontano dalla luce per l'inverno.
- Usarlo per addolcire the e tisane o per calmare la tosse in caso di raffreddamento
Conservazione del finto miele o sciroppo
La conservazione degli alimenti o sciroppi fatti in casa va fatta con attenzione in ambiente fresco (non freddo), ermeticamente chiuso, al buio. La mancanza di uno di questi parametri può far iniziare nello sciroppo delle reazioni chimiche che ne alterano consistenza e, probabilmente, proprietà medicamentose.
Consiglio di utilizzare barattoli e bottigliette dalla capienza ridotta il cui utilizzo si consuma in poco tempo senza creare spreco. Durante la preparazione inoltre bisogna verificare la bollitura e la sterilizzazione.
La durevolezza è comunque sempre limitata ai 6 mesi massimo 12
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