Una passione di Famiglia
Venerdì 12 e sabato 13 ho avuto l’onore di partecipare, in quanto vincitrice del Follador Heritage Contest, ad un’esperienza unica e strepitosa ovvero il press tour di Follador Prosecco, un tour nel cuore del Prosecco Superiore.
Insieme ad alcuni giornalisti delle testate più rinomate nel panorama del Food e del beverage italiano, sono andata alla scoperta delle bellezze del Conegliano-Valdobbiadene, patrimonio dell’umanità UNESCO. Abbiamo iniziato con una cena esclusiva nella sede dell’azienda, il giorno successivo abbiamo fatto un tour guidato sulle colline del Valdobbiadene, visitato la cantina e fatto una degustazione di prosecco DOCG nella splendida cornice del rustico della famiglia Follador immerso nelle verdeggianti colline.
Nel 1769 Giovanni Follador ricevette dal Doge di Venezia Alvise IV Mocenigo un’onorificenza per la bontà dei vini portatigli in dono. Da allora la famiglia Follador ha seguito con umiltà la propria passione, tracciando con grande cura e devozione un modello per lo spumante italiano.
Gianfranco Follador, discendente di Giovanni, ha portato un cambiamento nella tradizione dedicandosi alla spumantizzazione. Tra le prime famiglie della zona del Valdobbiadene a orientarsi verso la categoria degli spumanti, Gianfranco, insieme alla moglie Italia, ha proseguito questa tradizione di qualità, passione ed eccellenza della produzione vinicola. Il prosecco Follador é marchio di garanzia di spumanti raffinati; i perlage fini e persistenti e i bouquet ricchi con finale elegante e asciutto sono il risultato di un’arte non comune tramandata per più di due secoli. (Irene Jesi)
Oltre 250 anni di storia
250 anni, tanti ne sono passati da quando nel lontano 1769 uno degli ultimi recenti di Venezia, il doge Alvise IV, della casata Patrizia dei Mocenigo, riconobbe e attestò l’eccellenza dei vini prodotti dall’avo Giovanni Follador che in quell’epoca lontana destino’ a vigneto tutte le proprie terre, dando origine a una storia che si è tramandata fino ai giorni nostri.
Tecniche di vinificazione applicate dal progenitore esaltarono le qualità del vino al punto da renderlo migliore di quello proposto dagli altri produttori, tanto che la massima autorità locale si sentì in dovere di tributari un riconoscimento non solo simbolico ma anche altamente significativo.
Il territorio dell’entroterra nord-est vanta un fascino particolare ed è il territorio ideale per il prosecco. Per secoli è stato e continua a essere per antonomasia e luogo di provenienza di questa varietà. Non è considerato solo dai produttori come la zona storica del prosecco, ma è stata designata tale a tutti gli effetti anche legalmente. Il comprensorio del prosecco storico comprende 15 comuni, con le due capitali Valdobbiadene e Conegliano, che ne delimitano i confini. Proprio nel cuore di quest’area si colloca Col San Martino, sede dell’azienda Follador, questa zona è nota per le favorevoli condizioni nel microclima, uno dei principali fattori che promuove la coltivazione di questa vite, oltre alla perfetta composizione del suolo di argilla e roccia. I vigneti di produzione Follador sono posizionati proprio nel centro della zona del prosecco.
L’innovativo metodo Gianfranco Follador
Follador garantisce un prodotto all’altezza degli estimatori più esigenti, anche soprattutto per l’applicazione del metodo Gianfranco Follador che hanno depositato a tutela della sua esclusività e che prevede specifici passaggi nella fase iniziale della vinificazione.
Sapete che Follador è stata la prima azienda nel Valdobbiadene a sperimentare il sistema Krios??!! Questo metodo prevede l’impegno di un’attrezzatura dove convogliare le uve appena fuoriuscita dalla pigiatrice. All’interno del macchinario si riduce la temperatura abbattendo drasticamente l’effetto ossidante dell’ossigeno; il successivo passaggio della crio-macerazione consente di estrapolare le molteplici proprietà delle bucce: il vino si presenta più strutturato e fresco, ricco di una specifica personalità.
La “presa di spuma” avviene all’interno di autoclavi secondo il metodo Charmat. L’aggiunta di lieviti selezionati darà inizio al processo di spumantizzazione la cui durata è di un minimo di 20 giorni per i vini frizzanti e fino a un massimo di 30 giorni per gli spumanti.
E’ la fase di affinamento, ossia la permanenza prolungata in autoclave fino anche a sei mesi (charmat lungo) che conferisce al prodotto un perlage molto più fine e persistente, un’eleganza superiore nel bouquet e nel gusto.
Vegan friendly, Dosaggio zero e sostenibilità
Oltre alla passione che questa famiglia mette nella produzione di un prosecco DOCG superiore vi è anche un occhio a tanti altri punti fondamentali.
Difatti per chi ha scelto un regime alimentare vegano, e di conseguenza presta attenzione alla totale assenza di ingredienti di origine animale, può serenamente degustare tutti i prodotti dell’azienda Follador. Nell’ottica di una viticoltura sostenibile e sensibile, Follador è costantemente impegnata nella salvaguardia ambientale, è da sempre molto attenta alle fasce di consumatori che manifestano particolari bisogni.
Chi desidera degustare un grande prosecco con un apporto zuccherino limitato, senza per questo rinunciare all’eccellenza, Follador ha dedicato il DOCG extra brut e il Kleofe, millesimati di grande carattere realizzati sempre secondo il metodo esclusivo di vinificazione Gianfranco Folllador.
Dovete sapere che la famiglia Follador ha efficacemente affiancato le tecniche di coltivazione tradizionali con le più moderne tecnologie di produzione, per ottenere vini tenuti in Alta considerazione dagli esperti del settore.
La linea Follador Prestige comprende cinque DOCG, 4 millesimati della versione cru, torri di credazzo, extra dry, brut, extra brut e superiore di cartizze.
Le uve sono attentamente selezionate e sottoposte ad una rigorosa crio-macerazione.
I vini vengono fermentati in piccole autoclavi fino a 120 giorni circa. La produzione massima di raccolta annuale è di 135 quintali per ettaro. Le uve dei superiori DOCG provengono da vigneti situati nell’area ristretta e regolamentata del Valdobbiade-Conegliano, compresi i vigneti della famosa località torri di Credazzo di proprietà della famiglia, favorevolmente esposti a sud ovest.
Data la caratteristica dei terreni particolarmente impervi la vendemmia si effettua interamente a mano e viene per questo definita eroica.
Follador ha anche un piano di sostenibilità che porterà benefici a lungo termine ovvero la creazione di una foresta di 1.500 alberi in collaborazione con la B corp Treedom: il vessillo della iniziativa è Foselios, prosecco superiore DOCG brut che destina parte delle vendite al sostegno dell’ambiente e delle comunità locali.
L’impegno di Follador è di piantumare 500 Alberi all’anno per almeno 3 anni per contribuire alla riduzione della CO2.
Mangrovia Bianca, anacardo, caffè e cacao questi sono i primi 500 alberi che sono già stati predisposti in Colombia, Nepal, Kenya, Haiti e Tanzania, in attesa di nuove piantumazioni.
La foresta Follador contribuirà a portare benefici non solo all’ambiente ma anche alle persone che lo abitano: la piantumazione di alberi in contesti agricoli mira infatti a garantire risorse alimentari e opportunità economiche per le comunità locali.
infine Follador prosecco punta alla produzione 100% Green entro il 2025 infatti dopo il piano di investimenti per il nuovo decanter e i pannelli fotovoltaici Follador prosecco aderisce al programma sustainable wine e al percorso di certificazione equalitas: l’azienda trasformerà interamente la produzione in un paradigma ecosostenibile entro il 2025
Una giornata Speciale
Sabato infine dopo il giro in cantina per vedere e toccare con mano i vari passaggi di questo meraviglioso modo di vinificare grazie al metodo Gianfranco Follador ci siamo diretti sui colli denominati torri di Credazzo, dopo una piccola camminata di circa 10 minuti in salita tra i vigneti siamo giunti alla rustico di famiglia recentemente ristrutturato dove ci attendeva un panorama mozzafiato e un pranzo incantevole con ovviamente una degustazione dei fantastici DOCG di prosecco Follador.
è stato davvero piacevole chiacchierare insieme ai giornalisti delle varie testate del settore, mangiare all’aria aperta in un contesto così bello e sapientemente decorato.
vi lascio qualche scatto di questa fantastica giornata e ringrazio sentitamente la famiglia follador per la splendida giornata in loro compagnia.
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